Presidentissimi


Bayern Muenchen v Inter Milan - UEFA Champions League Final

Moratti abbraccia Mourinho in quella che è forse la serata più felice della sua Presidenza: Madrid, 22 Maggio 2010, Inter sul tetto d’Europa.

Sono una parte fondamentale ed imprescindibile del Calcio e della Nostra Serie A, ma ci sono determinati momenti storici in cui le questioni societarie prendono il sopravvento su quello che succede in campo tutti i riflettori vengono puntati sulle sedi, piuttosto che sui campi da gioco. Per motivi diversi, tre Presidenti in questo momento si trovano ad affrontare situazioni diverse, difficili, particolari, e nel Nostro viaggio lungo un campionato, oggi mi sembra doveroso, in avvicinamento alla nona giornata, parlare di quelli per i quali queste giornate sono state e saranno più particolari delle altre.

Il primo è un omaggio doveroso ad un personaggio che, al di là della fede calcistica, ha rappresentato un pezzo di storia degli ultimi vent’anni di Serie A. È un omaggio ad uno degli ultimi Presidentissimi storici rimasti in attività che, purtroppo, pochi giorni fa ha rassegnato le dimissioni da Presidente Onorario della sua amata Inter, per tornare ad essere un semplice tifoso (seppur con un pacchetto azionario di minoranza di sua proprietà all’interno della società): Massimo Moratti, uomo da sempre legato da una lunga tradizione familiare ai colori nerazzurri che ha portato la squadra sul tetto del mondo dopo aver dato fondo a gran parte delle proprie risorse per il bene dell’Inter stessa. Non parlerò dell’argomento Calciopoli, questo vuole semplicemente essere un saluto ad un grande uomo di Sport e di Calcio, che tanto si è speso per la Sua squadra, sua perché era uno dei pochi rimasti ad essere tifoso prima ancor che Presidente, la cui storia a mio avviso, anche se penso di non essere il solo a pensarlo, avrebbe sicuramente meritato un finale diverso. Moratti è infatti stato risucchiato in un vortice di novità portato da Erick Thohir, che ha spazzato via quanto di più radicato potesse esserci nel calcio italiano, eliminando quasi ogni traccia di vecchia guardia nerazzurra e di identità che potesse esserci all’interno della squadra, portando il Presidente Onorario ad abbandonare la sua carica. Mi permetto di dire che anche mister Walter Mazzarri ha contribuito all’allontanamento dell’ormai ex Patron nerazzurro, dimostrando tra l’altro davvero poco rispetto per l’uomo che fortemente l’ha voluto e che l’ha portato su quella panchina. Di sicuro, se fosse stato ancora Moratti a staccare l’assegno per il suo ingaggio, la situazione sarebbe andata in maniera diversa, ma tengo a sottolineare che è solo una mia opinione. Ciò che è certo è che Moratti adesso è semplicemente un azionista di minoranza della Sua Inter, che adesso guarderà per la prima volta a San Siro semplicemente con gli occhi di un tifoso eternamente innamorato.

Un Presidente che ben si collega alla situazione Inter è una new entry nel calcio Italiano ed un vero fiume in piena che, secondo me, regalerà una perla al giorno e ci darà sicuramente tantissimo materiale su cui scrivere:  sto parlando naturalmente del nuovo presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Subentrato pochi mesi fa alla Famiglia Garrone, storica proprietaria della società blucerchiata, Ferrero ha subito fatto parlare di sé per interviste, tweet, proclami e performance in tribuna fuori dagli schemi e che hanno fatto divertire e discutere. Ferrero è infatti un personaggio molto controverso: c’è che dice che servano personaggi del genere e che faccia bene un po’ di giocosità e di allegria in un mondo spesso troppo serio ed incravattato. Altri invece pensano che di personaggi del genere si farebbe volentieri a meno e che non interessa essere così fuori dagli schemi predefiniti e consolidati del mondo del calcio. Quando si gioca così tanto al limite, però, l’inconveniente è sempre dietro l’angolo: nell’intervista di sabato sera post Sampdoria-Roma, il Presidente ha infatti dichiarato “…non conosco personalmente Moratti, ma ho avuto il piacere di sentirlo al telefono. Mi dispiace per come è stato trattato, ma io del resto gliel’avevo detto de caccià quer Filippino dalla società e riprendersela lui…”. Dichiarazioni che hanno fatto discutere e che sono state seguite da un comunicato ufficiale di scuse da parte del Patron blucerchiato. Ciò che è certo di questo personaggio così controverso è che continuerà a far di discutere, anche se personalmente penso che sia semplicemente un bambinone al quale piace scherzare, che prende la vita così come viene e che nelle sue parole non ci sia mai nessuna punta di cattiveria. Aspettiamo con ansia la prossima, che puntuale come un orologio svizzero è arrivata dopo pranzo con l’intervista rilasciata dopo pranzo in cui definisce la Juventus padrona dei giornali. Decisamente un Presidente unico, con una vita da cinema.

L’ultimo Presidente di oggi, è uno che sta attraversando uno dei momenti più difficile da gestire della sua gestione. Il Parma di Tommaso Ghirardi, sta infatti attraversando un difficilissimo momento dal punto di vista dei risultati e del gioco che nessuno si aspettava dopo la splendida stagione passata. È un Parma irriconoscibile quello che scende in campo dall’inizio di questa stagione, crisi secondo me figlia di un calo psicologico avvertito dai giocatori e dall’ambiente dopo la cocente delusione dell’esclusione dall’Europa League dopo averla conquistata a suon di risultati la stagione scorsa sul campo. La panchina di Donadoni traballa sempre di più e adesso toccherà al Presidente fare i conti con i risultati deludenti della sua squadra e capire cosa possa essere meglio per risollevarsi da questa situazione. A mio avviso un esonero adesso sarebbe una soluzione scellerata, perché con impegni così ravvicinati si rischia un ulteriore crollo. Ghirardi farebbe meglio a valutare le prossime partite ed eventualmente cambiare alla prossima sosta che darebbe più tempo al nuovo allenatore per ambientarsi e provare a sistemare le cose. Il Presidente, del resto, si è sempre dimostrato uomo di calcio attento pronto a fare di tutto per amore del Parma, quindi sono sicuro che riuscirà a prendere la decisione più giusta per la squadra e per i tifosi, insieme all’amministratore delegato Pietro Leonardi.

Il viaggio tra i Presidenti è appena cominciato, e viste le personalità che sono presenti nel Nostro panorama calcistico, sono certo che da adesso alla fine della stagione, ci sarà parecchio materiale su cui scrivere.

Abbiamo appena cominciato!

GA

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