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(IN)DISCIPLINA!


Il tiro di Giuseppe Chiaramonte che ha regalato il 2-0 definitivo ai Granata

Il tiro di Giuseppe Chiaramonte che ha regalato il 2-0 definitivo ai Granata

 

Nella prima giornata di ritorno del campionato provinciale di Terza Categoria, netta vittoria per la Sommatinese Calcio di Mister Salerno che si è imposta per 2-0 in trasferta sul campo di Niscemi, che ha retto discretamente nonostante il bruttissimo tempo degli ultimi giorni.

La squadra si è comportata bene, seguendo per quanto possibile le indicazioni del Mister e giocando come sa, riuscendo per larghi tratti della partita a restare nella metà campo avversaria, migliorando nella costruzione in mezzo al campo alla quale il Mister sta lavorando e dalla quale ha avuto dei netti miglioramenti nel corso del girone d’andata grazie ai nuovi innesti e alla crescita di condizione dei giocatori stessi. Sul piano del gioco i padroni di casa non hanno praticamente mai impensierito i Granata che si sono difesi con ordine dagli sporadici e spesso disordinati attacchi Niscemesi. La continua presenza Sommatinese in attacco ha messo in difficoltà la retroguardia gialloverde anche su calcio piazzato, e proprio su calcio piazzato è arrivato il vantaggio Granata firmato dal solito Michele Geraci che con un’ottima punizione ha infilato il pallone nell’angolo alla destra del portiere al 34° minuto del primo tempo, che ha consentito ai Granata di tornare negli spogliatoi in vantaggio.

Al rientro in campo quella che sembrava semplicemente una partita intensa, rude, ma corretta nonostante tutto (ma ci torneremo), si è trasformata in una vera e propria battaglia. Le squadre in campo hanno aumentato l’intensità e la durezza dei contrasti e, purtroppo, l’arbitro ha inspiegabilmente perso la testa. A farne le spese è stato chiaramente lo spettacolo in campo, visto che la partita è andata avanti tra continue interruzioni e una pioggia di cartellini. Al 20° della ripresa infatti, l’espulsione di uno dei padroni di casa, provoca l’ira dei tifosi e l’arbitro, forse intimidito da questi ultimi, decide di espellere un incolpevole Sanfilippo che il fallo, suo malgrado, l’aveva subito. Con i dovuti cambi la squadra risistema il suo assetto in campo e si avvia ad una gestione tranquilla del vantaggio con le continue sortite offensive di Geraci e Parrinello. A 9′ dalla fine, però, l’arbitro ormai totalmente in balia degli eventi espelle Incardona per un fallo totalmente inesistente davanti alla panchina dei padroni di casa, che accende una mischia, risolta senza ulteriori provvedimenti disciplinari, a mio avviso necessari. Con l’inferiorità numerica dei Granata, i padroni di casa, che fino a ieri avevano perso una sola volta tra le mura amiche, credono nel pareggio e spingono cercando il gol che avrebbe fruttato un punto. Il numero 1 di giornata Bonaffini è chiamato ad un miracolo nel finale che, con l’aiuto del generosissimo Cassaro, tiene il punteggio sullo 0-1, e per la solita ed antichissima regola non scritta del “gol sbagliato, gol subito”, in contropiede Chiaramonte (da poco subentrato a Capitan Parrinello, che aveva dato davvero tutto) supera il portiere con un gran tiro da fuori che fissa il punteggio sullo 0-2 e fa esplodere la panchina ed i tifosi Granata accorsi al campo.

Ecco…mi sarebbe piaciuto davvero tanto concludere il pezzo così, con il gol di Chiaramonte e gli abbracci a bordocampo, ma purtroppo non è possibile. Un appunto mi sembra infatti doveroso a quello che è successo a Niscemi a Noi ospiti e che, purtroppo, mi ha suggerito il titolo per l’articolo stesso. Che una squadra decida di giocarsi la partita sul piano fisico, impostando la partita e l’atteggiamento stesso in una certa maniera, come direbbe Rafa Benitez “Ci può stare!”, soprattutto in questa categoria. Anche perché si sa, la maggior parte dei giocatori sono dei bravi ragazzi che per quanto possano picchiare duro in campo, alla fine dopo una stretta di mano risolvono tutto. Quello che ho sinceramente trovato inaccettabile è stato l’atteggiamento ed il comportamento di soggetti che con la squadra non avevano nulla a che fare, che (permettetemi di dirlo) hanno rovinato la partita stessa. Non mi permetto di giudicare nessuno, mi limito ad esprimere un’opinione su fatti accaduti davanti ai miei occhi e mi viene da pensare che, per fare un esempio, il comportamento di una persona in divisa, che sia un soccorritore o un membro della protezione (in)civile non importa, che si piazza volutamente dietro la porta di un ragazzo di 18 anni che potrebbe benissimo essere suo figlio con il chiaro intento di intimidire e provocare il ragazzo è francamente inaccettabile. Pensare che i pochi, ma stupendi, tifosi ospiti accorsi siano “gentilmente invitati” a spostarsi in un altro settore dello stadio (tra l’altro senza copertura idonea, nonostante la pioggia) per “evitare problemi” che avrebbero potuto esserci se fossero rimasti nello stesso settore dei tifosi di casa, è francamente inaccettabile. Esattamente come è inaccettabile che in una partita di terza categoria, in cui si gioca fondamentalmente per divertimento e per passione, si sia reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine che hanno dovuto scortare squadra e tifosi ospiti fuori dalla città. A me dispiace sinceramente per la dirigenza Niscemese: un loro membro ieri ha scritto che a Niscemi loro stanno cercando di fare bene nonostante tutto, e che non è facile. Ecco, dopo la partita di ieri capisco bene il perché. Non mi stancherò mai di ripeterlo, le ostilità in campo si chiudono al triplice fischio con una stretta di mano o un abbraccio sincero. Purtroppo, però, quello che succede fuori non si è chiuso e, personalmente, per il bene di questo splendido Sport e delle persone che si impegnano per questo, spero che il triplice fischio a comportamenti del genere possa arrivare presto.

Mi scuso per la lunghezza di questo articolo, ma mi sembrava doveroso aggiungere una (personalissima ed altrettanto discutibile opinione in merito agli accaduti). Per quel che mi riguarda l’importante è che tutto si sia risolto senza conseguenze e che la squadra della Nostra città sia tornata a casa coi 3 punti nel borsone fondamentali per il costante obiettivo della promozione diretta. Una settimana difficile aspetta i Granata costretti a preparare l’impegno casalingo di domenica contro Acquaviva con le defezioni derivanti da un arbitraggio non all’altezza, ma sono sicuro che anche questa volta la squadra, a differenza del nostro ultimo arbitro, sarà all’altezza.

Mi scuso inoltre con chiunque si sentirà offeso in qualche modo da questo articolo, ma chi conosce me e questo spazio sa che non è assolutamente nel mio stile. Ad ogni modo, se così dovesse essere stato, chiedo scusa. Non era mia intenzione.

Forza Sommatinese, sempre e comunque!

GA

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Trasferta stregata


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Prima sconfitta stagionale per i ragazzi di Mister Salerno che crollano per 2-0 sotto i colpi un Villahermosa non irresistibile, ma messo bene in campo ed apparso con più voglia nell’arco dei 90 minuti. La partita fin dai primi minuti di gioco è apparsa abbastanza intensa con continui capovolgimenti di fronte per nulla aiutati da un campo in pessime condizioni che ha di sicuro inciso sul rendimento delle due squadre.

Mister Salerno ha deciso di riproporre lo stesso sistema di gioco dell’ultima vittoria contro la Pro Nissa: il 352 tanto decantato alla fine dello scorso incontro, però, non ha portato i frutti sperati e si è rivelato un’arma a doppio taglio. La squadra ha sofferto per gran parte dell’incontro con la difesa a 3 e il centrocampo non è riuscito a supportare né sugli esterni, visto che in pochissime occasioni si è arrivati sul fondo per crossare, sia al centro, dove nonostante la voglia si è riuscito a creare ben poco. Ieri i problemi più grossi sono stati forse quelli di impostazione: molte volte, infatti, piuttosto che passare dal centrocampo, dove vantiamo ottimi talenti (uno su tutti Morello), si è preferito optare per lanci lunghi dalla difesa che scavalcavano i centrocampisti per finire poi in zona d’attacco dove troppo spesso gli avversari arrivavano prima di noi. Non è stata nemmeno una questione di tempo, visto che tra il primo e il secondo gol degli avversari è passato quasi un tempo di gioco. La squadra scesa in campo ieri semplicemente non è riuscita a reagire nel migliore dei modi allo svantaggio e non ha creato granché in zona offensiva. Forse qualcosa è mancato anche dal punto di vista della cattiveria agonistica e della voglia da parte di alcuni Granata: la squadra ha subito uno scossone solo dopo l’ingresso in campo di Incardona che, pur acciaccato, è riuscito a dare la carica giusta ai compagni per l’inizio della ripresa. Purtroppo per noi, però, lui e pochi altri predicavano del deserto e il loro apporto, seppur ammirevole, non è bastato ad alzare l’asticella della grinta per reagire ed arrivare al pareggio.

Dalle gradinate del campo di Santa Caterina, i tifosi Granata al seguito della squadra sembravano tutti d’accordo nell’esprimere l’opinione che questo modulo non convince. Non è stata la sconfitta esterna a dare la conferma che qualcosa non andasse, anche dopo la vittoria interna nella quale la squadra aveva utilizzato lo stesso sistema di gioco, i più scettici avevano criticato la scelta, sicuri che questa sarebbe stata davvero troppo impegnativa e dispendiosa per i giocatori. A distanza di una settimana i dubbi dopo la sconfitta si ripropongono e di sicuro occuperanno i pensieri di Mister Salerno nei prossimi giorni prima del prossimo impegno. L’infortunio di Sanfilippo nel corso del primo tempo, in effetti, poteva essere la giusta occasione per passare ad un modulo più prudente e solido, col quale si potevano avere più certezze, ma così non è stato. A mio modesto modo di vedere, inoltre, la gestione dei cambi è stata un po’ tardiva: la Terza Categoria da la possibilità di cambiare fino a 5 giocatori, quindi perché non sfruttarla? Dei cambi più oculati, senza aspettare il minuto 88, potrebbero dare maggior freschezza alla squadra, sfruttando la voglia di chi è rimasto fuori e facendo rifiatare chi parte dall’inizio, ampliando le rotazioni e cementando il gruppo, ma è solo una mia opinione. Ad ogni modo, è di sicuro meglio che battute d’arresto come questa capitino (se proprio devono) all’inizio della stagione, quando ancora si è in tempo per sistemare le cose e correggere il tiro. Non bisogna perdersi d’animo, il cammino è ancora lungo e non sarà un incidente di percorso a farci perdere fiducia nei nostri mezzi, convinti che le nostre individualità, alcune decisamente fuori categoria, messe bene in campo possono portarci in alto per continuare a sognare un gran bel futuro a tinte Granata.

Nota di merito doverosa, in conclusione, ai tifosi ospiti: da Sommatino, infatti, numerosi tifosi sono arrivati a Santa Caterina per sostenere la squadra in trasferta, con i fedelissimi Ultras Granata Boys in testa, per incitare e cantare per tutti i 90 minuti senza cadere nelle provocazioni del pubblico di casa. Di sicuro non sarà una sconfitta a spegnere l’entusiasmo dei tifosi, che saranno pronti a cantare ancora più forte per il prossimo impegno in casa di Domenica contro San Cataldo. Con dei tifosi così e i nostri talenti in campo, potremo andare davvero lontano, basterà solo imparare dagli errori commessi.

Granata adesso fermi a 7 punti e scavalcati proprio dalla squadra di Santa Caterina, mentre continua la crisi del Canicattì (citazione che i più attenti di Voi di sicuro coglieranno!;) )

Forza Sommatinese! Avanti Granata!

GA

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Una Vittoria Per Luigi


Gli Ultras Granata Boys dedicano uno striscione alla memoria del compianto Luigi Indorato.

Gli Ultras Granata Boys dedicano uno striscione alla memoria del compianto Luigi Indorato.

Sommatino e il Calcio: un legame a doppio filo che dura da decenni e che penso non si spezzerà mai. Essendo cresciuto in questo Paesino ed essendomi formato come persona tra queste strade, posso benissimo dire per esperienza che qui si respira Calcio, praticamente si vive di questo. Nella mente della maggior parte della popolazione non esiste altro Sport, altro argomento di conversazione: è un chiodo fisso che dura 365 giorni l’anno per tutta una vita, dedicata per intero ad una squadra del cuore e, nei periodi in cui le circostanze lo consentivano, al Sommatino. Si perché, possono cambiare i nomi, le dirigenze, le maglie e gli sponsor, ma l’Amore di questa città e dei suoi abitanti per la squadra locale non passerà mai. Dopo alcuni anni di “pausa” quest’anno, grazie ad un gruppo di ragazzi volenterosi capitanati dal Presidente Lorenzo Ferrante, e all’aiuto degli sponsor, il Calcio è ufficialmente tornato a Sommatino. Come detto l’entusiasmo, sin dai primi impegni in amichevole, non è mancato; anzi, l’inizio della nuova stagione ha riacceso l’entusiasmo nei cuori dei tifosi favorendo la nascita del gruppo organizzato del tifo Sommatinese: gli Ultras Granata Boys, che fin dalla prima giornata di campionato hanno riempito gli spalti in casa e in trasferta, sfidando anche trasferte proibitive ed accoglienze non proprio amichevoli e signorili. Essendo io stesso un Sommatinese, seppur per la maggior parte dell’anno fuori sede, la notizia della creazione della ASD Sommatinese Calcio ha decisamente acceso un certo entusiasmo anche nel mio di cuore, e la contemporanea apertura di questo spazio, grazie anche al consenso della dirigenza Granata, ha consentito che la mia idea di raccontare ciò che realmente è il Calcio a Sommatino potesse diventare qualcosa di concreto, di conseguenza inauguro ufficialmente con enorme piacere, onore ed anche un pizzico di orgoglio campanilistico lo Spazio Granata, interamente dedicato alla Sommatinese.

Dopo le prime due giornate i Granata hanno raccolto 4 punti frutto di una vittoria in casa per 3-1 contro Niscemi e un pareggio esterno per 1-1 ad Acquaviva Platani. La terza giornata del Campionato di Terza Categoria segnava il rientro tra le mura amiche per l’impegno contro la compagine Nissena della Pro Nissa. L’inizio della partita è segnato da un emozionante momento di commemorazione: in questi giorni ricorre infatti l’anniversario della tragica scomparsa di un ex giocatore Granata, Luigi Indorato, che gli Ultras Granata Boys ricordano con uno striscione sulla tribuna a lui dedicata, sotto la quale il capitano di giornata Riccardo Cigna depone un mazzo di fiori. Dopo il fischio d’inizio la cronaca della partita è quantomai semplice. Al 10° minuto del primo tempo è Luigi Cocita a portare in vantaggio i padroni di casa che da quel momento dominano la partita legittimando il vantaggio con numerose occasioni da gol fino al 16° del secondo tempo, quando Dylan Parla, entrato pochi secondi prima sfrutta benissimo la prima palla giocabile arrivatagli, fissando il punteggio sul definitivo 2-0. Il resto è pura accademia per i ragazzi di Mister Salerno, che si concede il lusso di sperimentare con la formazione in corso d’opera dopo aver, tra l’altro, iniziato la partita con un modulo diverso rispetto ai primi impegni. La rocciosa difesa Granata ha tenuto bene le sporadiche offensive Nissene con Incardona e Cigna in super giornata che hanno consentito al portiere Alessi di non essere praticamente mai impegnato se non in occasione di un paio di uscite puntuali, più lo spettacolare rinvio di testa dal limite dell’area. Se si vuole trovare un difetto alla prova della squadra, l’unico che viene in mente è stata la mancanza di cinismo, il chiudere prima la partita, il dare il colpo di grazia all’avversario ferito. La partita poteva decisamente essere chiusa prima e le occasioni per farlo ci sono state, ma di sicuro la prova fornita dalla squadra è stata ottima e il prossimo rientro dell’infortunato Parrinello (universalmente riconosciuto come Bomber) insieme ai vari Cocita, Sammarco, Chiaramonte, Geraci, Cammarata e al giovane Noto, con l’aiuto dei numerosi centrocampisti con vocazione offensiva riusciranno a dare alla formazione quel peso offensivo e quella cattiveria che permettano di chiudere prima le partite e senza correre rischi.

Mister Salerno a fine partita si è detto soddisfatto della prestazione: “Avevamo preparato bene la partita in settimana, studiando bene il nuovo modulo che avrebbe alzato il tiro della squadra per provare a fare meglio ed avere più spinta sugli esterni, passando al 352. Ma di sicuro non ci fossilizzeremo su un modulo solo, prepareremo le partite in base alle esigenze, non ci sarà nulla di prestabilito. I ragazzi si sono comportati bene e sono molto soddisfatto per i tre punti.”.

Adesso testa, gambe e cuore alla prossima trasferta di Santa Caterina.

Forza Sommatinese! Avanti Granata!

GA

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